ADESSO BASTA! SCIOPERO GENERALE DI CGIL E UIL IL 1° DICEMBRE. A NAPOLI CORTEO DA PIAZZA MANCINI E COMIZIO IN PIAZZA MATTEOTTI CON IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL MAURIZIO LANDINI E GIOVANNI SGAMBATI, SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL CAMPANIA

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ADESSO BASTA! SCIOPERO GENERALE DI CGIL E UIL IL 1° DICEMBRE. A NAPOLI CORTEO DA PIAZZA MANCINI E COMIZIO IN PIAZZA MATTEOTTI CON IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL MAURIZIO LANDINI E GIOVANNI SGAMBATI, SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL CAMPANIA

29 Novembre 2023

Un corteo che partirà da piazza Mancini per poi proseguire sul Corso Umberto I fino al comizio finale che si terrà a Piazza Matteotti, storica piazza dei sindacati confederali, settanta autobus coi lavoratori e le lavoratici provenienti dalle province, è tutto pronto per lo sciopero generale e la mobilitazione di venerdì 1° dicembre a Napoli. Sul palco interverranno Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL di Napoli e Campania, quattro delegati, commercio, edilizia, industria e pensionati, mentre le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Cgil nazionale, Maurizio Landini.

“L’incontro di ieri col governo non ha cambiato le nostre posizioni, anzi ha rafforzato maggiormente le ragioni e le motivazioni per lo sciopero generale, così Giovanni Sgambati nel suo intervento durante la conferenza stampa di Cgil e Uil, che questa mattina si è tenuta nella sede della UIL Campania in Varco Pisacane. “Il governo sembra non voglia vedere le difficoltà del mondo del lavoro e della cittadinanza. In circa venti anni il lavoro è stato fatto a pezzi, con un abbassamento dei salari, con l’aumento della precarietà, con le difficoltà mai risolte per l’occupazione giovanile e femminile, senza parlare dei ritardi insopportabili sul rinnovo dei contratti, ha sottolineato Sgambati. “La nostra piattaforma Cgil Cisl Uil non è mai cambiata, è sempre la stessa, con le ragioni e le esigenze del mondo del lavoro, delle famiglie, dei giovani e dei pensionati e se non è cambiata è perché ad oggi non abbiamo ricevuto le risposte adeguate. Si pensi alla Campania, alle regioni del Mezzogiorno, qui lo sciopero è maggiormente sentito per gli alti tassi di disoccupazione, per la mancanza di investimenti e di una concreta prospettiva industriale e, in questa direzione, i ritardi sui progetti del Pnrr non ci aiutano affatto. Lo sciopero non è la fine, ma l’inizio delle nostre battaglie contro una manovra ed un governo completamente sordo alle esigenze reali del Paese.”

“Chiudiamo in Campania queste cinque giornate di sciopero generale convocate per dire no a questa manovra sbagliata che avrà impatti negativi per la nostra regione”, ha affermato Nicola Ricci, segretario generale della CGIL Campania. “La Campania pagherà il prezzo più elevato di questa manovra finanziaria perché ha salari e pensioni molto basse, abbiamo tanta precarietà e un’assenza di politiche industriali. Sulla sanità si dirottano risorse sulle strutture private, ha sottolineato Ricci, quando andrebbero invece valorizzate quelle pubbliche, con assunzioni e investimenti. I cittadini non possono pagare di tasca propria il diritto alla salute. Il trasporto locale è in difficoltà. I fondi di coesione, come ha rimarcato anche il presidente della Regione, verranno dirottati in conseguenza dei tagli dei fondi del PNNR agli enti locali. Venerdì, 1° dicembre, saremo in piazza con migliaia di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati per rivendicare il diritto allo sciopero e per far sentire le nostre proposte concrete al di là della propaganda che sta portando avanti questo Governo”.

Lo sciopero di venerdì 1° dicembre sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook della CGIL e della UIL Campania. Inoltre, per i pass palco, i giornalisti potranno accreditarsi in piazza Mancini prima dell’inizio del corteo.

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